Via Francigena-Micaelica: da San Giovanni Rotondo (41.70629, 15.72926) a Monte Sant’Angelo (41.70804, 15.95476)
Lunghezza del percorso km 22; guadagno/perdita in elevazione 755 / – 500 metri; quota massima: 854 metri, quota minima 461 metri.
14 settembre. Il nostro intelletto che coglie il tempo come uno scorrere, aspira ad uscire dalla prigione del divenire cercando l’eternità. E di fronte all’inesorabilità del tempo che passa nel nostro mondo, ci proiettiamo in un mondo futuro dove il tempo non passa, è eterno.
Ma nel nostro esistere noi facciamo esperienza di istanti che non hanno un prima e un dopo; è come se racchiudessero in sé il loro passato e futuro, sono sottratti alla legge del divenire. Un superamento della temporalità nell’eternità che avviene, però, nella temporalità storica dell’esistenza. Non vedo più solo il divenire senza fine, ma vedo l’essere che rimane se stesso in tutte le cose.
E’ quell’essere inoggettivo della trascendenza che si manifesta nelle tensioni delle antinomie. L’antinomia mantenendo la tensione tra i due poli, fa sì che la trascendenza si manifesti come attimo fuggente. Nel momento in cui si afferma l’intento di oggettivazione – solidificando i poli – svanisce l’essere che è inoggettivabile.
L’attimo può essere eterno
Se alla lunghezza privilegiamo l’intensità,
Se alla quantità, la qualità,
Se alla superficie, la profondità.
Un attimo potrebbe contenere una vita.
La morte ci spaventa perché misuriamo:
le cose – per quanto lunghe possano essere – prima o poi finiscono.
L’attimo intenso si mantiene eterno.
Se pensiamo che l’eternità è qualcosa che si guadagna dopo la vita,
siamo ancora schiavi del misurare.
L’eternità è di questo mondo:
E’ l’intensità e la profondità che non riusciamo a contenere.
Anzi è essa che ci contiene,
come un Tutto Avvolgente.
Post Scriptum. Sono convinto che queste riflessioni che potrebbero apparire come un’involuzione in un mondo di astratta interiorità, costituiscano, in realtà, una sorta di fondamento ontologico dell’impegno politico. Solo una profonda spiritualità ci permette di guardare il mondo con quella meraviglia capace di fornirci l’energia necessaria per lottare contro la religione dell’economia – e contro il suo dio: il mito della crescita illimitata – nella speranza d’instaurare rapporti più giusti tra gli uomini ed una relazione più rispettosa con la natura.
(precedente – essere 6 (fine) – inizio)
Dopo il cimitero di San Giovanni Rotondo si percorre per circa un km la SS272; in contrada Passatore, si prende una stradina asfaltata a sx che dopo un po’ diventa un tratturo; lo si percorre sempre verso E fino a sbucare nella piana di Sant’Egidio. Attraversata tutta la piana sulla strada asfaltata poco prima di incrociare la SS272 si prende l’asfaltata a sx che immette nel bosco della Fratta. Si cammina sempre verso NE; usciti dal bosco si prende una carrareccia che procede verso E fino alla località Cassano. Attraversata la SS272, sull’altro lato si procede per un km verso SE fino ad incrociare il sentiero diretto a Monte Sant’Angelo che procede verso E.