visione del mondo
17 Giugno 2023
identità e maschera
18 Giugno 2023

oltre

Sentiero Italia: da Castel San Vincenzo (41.65482, 14.05910 ) a Colli al Volturno (41.59895, 14.10403)

Lunghezza del percorso km 20; guadagno/perdita in elevazione +576/ -933 metri; quota massima 763 metri, quota minima 315 metri.

Pernotto e cena: la masseria di Antonio e Teresina (339 288 5527)

Centri attraversati: Scapoli

10 giugno. Quando camminiamo i due piedi non poggiano mai a terra contemporaneamente. Nel momento in cui il destro poggia, si solleva il sinistro per procedere in avanti; appena appoggiato il sinistro, si solleva il destro per andare in avanti. Un piede guarda sempre in avanti, è sempre proiettato verso un oltre. Camminare è la perfetta metafora del movimento della vita: costantemente facciamo l’esperienza della mancanza ed aspiriamo a qualcosa che ci completi; avvertiamo una tensione che ci proietta oltre, una tensione che permane anche quando l’oggetto della nostra meta viene raggiunto facendoci sperimentare per un attimo una sensazione di completezza che poi all’improvviso si perde.

La tensione verso l’oltre – che possiamo definire trascendenza – caratterizza il nostro esistere, incomprensibilmente: per quanto sia forte il desiderio di stabilità e sicurezza che porta a chiuderci in un luogo sicuro e protetto, sentiamo, forte, il desiderio di uscirne, di aprirci anche all’ignoto. Avvertiamo costantemente di essere attraversati da una tensione  che oscilla tra desiderio di un porto sicuro e la voglia di aprirsi all’ignoto del mare aperto.

Una tensione che alimenta lo sguardo verso il futuro anche se il presente non ne fornisce i motivi. Sebbene siamo consapevoli della precarietà e finitezza della nostra vita – consapevolezza che diventa sempre maggiore col passare degli anni, con l’insorgere di malattie e debolezze del corpo, col pessimismo che si consolida considerando l’andamento del mondo – , perché continuiamo a vivere e ad orientarci fiduciosi verso il futuro? Perché continuiamo a progettare come se avessimo un’eternità davanti? Cosa motiva questa tensione fiduciosa verso il futuro? 

Di questa tensione ci ha parlato Platone a proposito di Eros: desidera spinto dalla mancanza che gli è connaturata (è figlio di Penìa, la povertà) mettendo in atto tutti gli artifici per ottenere l’oggetto del desiderio (Eros ha per padre Poros, l’espediente); ci ha detto Spinoza parlando del Conatus che attraversa la natura e che nell’uomo diventa Volontà ed Appetito costituendone la sua essenza; ne ha parlato Schopenhauer sostenendo che il mondo è pervaso da una Volontà che irrazionalmente vuole perché vuole.

Camminare tiene viva l’apertura alla trascendenza, movimento fondamentale del vivere.

(precedente – camminare 2 – continua)

Dal lato sud del lago di Castel San Vincenzo si imbocca un sentiero (abbastanza rovinato dal passaggio di mezzi agricoli) che con una serie di saliscendi dopo vari km conduce in prossimità di Scapoli. Attraversato il paesino, si scende in fondovalle dove si attraversa il Rio Acquoso; continuando sempre in direzione sud si risale il versante opposto su una lunga strada ripida ma asfaltata fino ad incrociare un’altra strada asfaltata che si prende a sinistra. Dopo alcuni km si giunge al fiume Volturno; attraversatolo si entra a Colli al Volturno

Comments are closed.