15 novembre dialogo online alla ricerca di una spiritualità laica
I miei primi studi universitari sono stati di teologia. Dopo la maturità scientifica mi iscrissi alla facoltà Teologica dell’Italia meridionale a Napoli per approfondire temi che allora mi appassionavano più di qualsiasi altro. Una passione che condividevo con gli studi di filosofia. Ed infatti l’anno successivo mi iscrissi anche alla Facoltà di filosofia dell’Università di Napoli. Ben presto l’interesse per la filosofia prese il sopravvento anche per le contraddizioni che mi trovavo ad affrontare di fronte all’indagine razionale su questioni di teologia dogmatica. Non ho avuto, a quel tempo, la fortuna di incrociare autori che avessero potuto aiutare a districarmi tra le contraddizioni che incontravo nello studio della teologia. La storia finì con un progressivo abbandono degli studi teologici a favore di quelli filosofici.
A distanza di più di quarant’anni da quel periodo ho ripreso le questioni in sospeso rendendomi conto della ricchezza della riflessione teologica attuale soprattutto quella proveniente dall’area latino-americana, molto più libera dai vincoli dogmatici che hanno condizionato spesso la riflessione europea.
Mi piacerebbe riflettere su questi temi insieme a chi ne è interessato, confrontarmi con chi ne ha una certa familiarità, per una ricerca comune della verità. Non nutro alcuna pretesa di aver maturato delle verità incontestabili, ma solo dei dubbi che potrebbero stimolare la ricerca comune.
Avrei pensato ad alcuni incontri online sul modello di un dialogo – non una lezione da seguire, ma una discussione a partire da una serie di interrogativi – finalizzato alla costruzione di una strada comune di ricerca nella consapevolezza della discutibilità di ogni nostra posizione.
La partecipazione agli incontri non presuppone necessariamente la conoscenza e lo studio di questi temi, ma sicuramente il desiderio di indagare ed esplicitare la propria esperienza per la ricaduta che tali questioni hanno su di essa.
I temi degli incontri dovrebbero essere i seguenti:
Prima di ogni incontro pubblicherò su questo sito un breve testo – soprattutto dubitativo – per familiarizzare con l’argomento e stimolare la riflessione personale.
(spiritualità 1 – continua)
“La spiritualità (etica, ecologica, politica e mistica) transteista è il destino del nostro tempo, tanto per chi ancora segue una religione quanto per chi ha abbandonato definitivamente ogni religione e ogni Dio prefabbricato” (José Arregi)
“Fratello ateo, / nobilmente pensoso, / alla ricerca di un Dio / che non so darti, / attraversiamo / insieme il deserto. / Di deserto in deserto / andiamo oltre / la foresta delle fedi, / liberi e nudi verso / il Nudo Essere / e là / dove la parola muore / abbia fine il nostro cammino” (Davide Turoldo)
4 Comments
È una idea davvero originale!!
Spiritualità laica …..
Ma tutti i saggi ne parlano /nessuno di loro ha una religione eppure sono i più religiosi!!
Non parlano mai di Dio per ovvio motivi perché non lo si può define!
Ma parlano del mistero della bellezza della consapevolezza della meraviglia di questo Universo senza inizio e senza fine
chiamato Dio !
Namaste
Format molto interessante…
Spero prima o poi di riiuscire a partecipare almeno ad una di queste passeggiate se si verificano gli incastri…
Non è questione di credere o non credere di studi di filosofia o di teologia siamo sempre dentro la mente!
L’esperienza del
numinoso si ottiene con la meditazione va al di là dell’io dei studi!
Le religioni monoteiste tutte incentrati sul io per me non servono a niente anzi neanche le considero
Religione!!
Ogni esperienza che facciamo è mediata dalla nostra mente: conosciamo il “mondo” (= tutto ciò che è fuori di noi) grazie alla mediazione della nostra mente. Anche le semplici percezioni sensibili, che potremmo considerare avulse da una influenza mentale, sono condizionate dalla mente. E’ vero che forse quando facciamo riferimento alla mente la identifichiamo, restrittivamente, con la ragione analitica, sintetica, calcolatrice, enumeratrice, insomma con quella razionalità venuta in auge con la rivoluzione scientifica. La nostra ragione è molto di più. Dovremmo rivalutare altri “canali” di conoscenza. Riprendendo la distinzione di Pascal (un filosofo del ‘600) tra ragione e cuore, alcuni autori parlano di una “ragione cordiale” (dal latino cor = cuore). E’ questa, una razionalità che potrebbe incontrare il “numinoso”.