29 novembre dialogo online alla ricerca di una spiritualità laica
Il modello della trascendenza con un oltremondo abitato da Dio ha fatto il suo tempo, non ha più nulla da dire all’uomo moderno che concentra il suo sguardo sull’immanenza dell’Universo dove percepisce il Mistero.
Quando considera che la sua vicenda personale si risolve in un puntino trascurabile se confrontato allo spazio inimmaginabile del cosmo, o quando ripensa al tempo della sua evoluzione, dalla esplosione iniziale di 14 miliardi di anni fa quando le polveri cosmiche condensandosi hanno dato origine alle stelle che bruciando idrogeno – l’atomo più antico e più semplice – e trasformandolo in elio, hanno sviluppato quantità impensabili di energia proiettando nello spazio atomi che si sono riuniti in molecole sempre più complesse e che per la forza gravitazionale si sono poi condensati nei pianeti e quindi anche nella nostra Terra che abitiamo, l’uomo non può che restare in un silenzio stupefatto e contemplante del Mistero.
E quando poi considera di come la vita si sia affacciata sulla Terra, tre miliardi e mezzo di anni fa, da una cellula semplice che aveva la capacità di riprodursi dando inizio alla catena evolutiva che porterà alla comparsa dei primi umanoidi appena 4 milioni di anni fa, l’uomo percepisce che il Mistero non è in un oltremondo abitato da figure fantasiose, ma il Mistero è immanente alla vicende del Cosmo che abita.
La centralità di Dio e dell’uomo – il teocentrismo e l’antropocentrismo che caratterizzano le religioni del libro – cedono il passo a quella dell’Universo (= oikocentrismo).
Non avvertiamo, forse, un senso di smarrimento come quello provato di fronte al Mistero quando pensiamo all’origine e all’evoluzione dell’Universo?
All’interno di un corredo mitologico ereditato dal Neolitico (Dio inteso come una divinità personale, maschile, immateriale, allocata in un altro mondo; l’uomo collocato al vertice del creato come essere superiore alle altre creature; la condizione della donna degradata con la nascita del patriarcato; la natura da madre a cosa in potere dell’uomo; il dualismo che oppone il cielo alla terra, lo spirito alla materia), il cristianesimo ha definito il suo nucleo portante che si potrebbe rappresentare nella sequenza: colpa originale/caduta – sofferenza conseguenza del peccato – redenzione con l’immolazione di Dio nel Figlio (enfasi sulla croce) – salvezza individuale – vita eterna. Questo paradigma non risulta, forse, anacronistico e lontano dalla sensibilità moderna?
Il cristianesimo potrebbe sperare di darsi un futuro reinterpretandosi all’interno dell’ottica oikocentrica (= centralità del Cosmo), recuperando, cioè, il senso della sacralità della Terra contro l’abuso che si perpetra su di essa e le sue creature, orientandosi verso un panenteismo (= Dio in tutte le cose) contro il teismo imperante, acquisendo consapevolezza che la trascendenza si giochi in un’ottica immanente e non oltremondana e che pertanto il Regno di Dio coincida con il Cosmo, abbandonando, così, ogni prospettiva di vita ultraterrena perché la vita eterna è adesso?
Un orientamento del genere, indebolendo l’antropocentrismo connaturato al paradigma attuale, non favorirebbe atteggiamenti e comportamenti più rispettosi, più consapevoli della propria debolezza, e pertanto ispirati all’umiltà, alla compassione, alla giustizia?
(spiritualità 3 – continua)
“Che c’é in una stella? Noi stessi. / Tutti gli elementi del nostro corpo e del pianeta / stavano nelle viscere di una stella. / Siamo polvere di stelle. / 15 miliardi di anni fa eravamo una massa / di idrogeno che fluttuava nello spazio, girando lentamente, danzando. / E il gas si condensò sempre più / con sempre più massa / e la massa si fece stella e cominciò a brillare. / Condensandosi diventavano calde, le stelle, e luminose. / La gravitazione produceva energia termica: luce e calore. Come dire amore. / E torneremo ad essere gas di stelle un’altra volta. / Idrogeno sarò, ma idrogeno innamorato” (Ernesto Cardenal)
15 Comments
Buongiorno, io penso che l’uomo ha grande fame e sete di spiritualità e profondità, da qualsiasi origine provenga.Credo nella spiritualità religiosa,laica,artistica,musicale.in giro scarseggia,quindi è preziosa la spiritualità di qualsiasi colore,né tanto meno le varie fonti spirituali si devono fare la guerra tra di loro o screditare reciprocamente. Credo che dobbiamo provare rispetto e gratitudine per chiunque aiuta il nostrospirito ad elevarsi. Buonagiornata
Il cristianesimo si stà interrogando a livelli più alti e questo è un bene. Nell’enciclica “Laudato sì”
ci si focalizza molto sulla vita terrena e sù come fare per essere più rispettosi verso il nostro pianeta, oltre a considerare altre culture e modi di pensare e quindi avere una apertura mentale.
La persona che riveste il ruolo di prete pastore dovrebbe riconoscere questa evoluzione. Così come il concetto di resurrezione lo trovo molto bello associato ad una rinascita sulla terra dell’uomo, dopo periodi difficili, dopo errori, ma anche in seguito ad un cambiamento evolutivo, e nell’approccio alla vita. Acuni preti lo trasmettono anche così, non solo come resurrezione dopo la morte, ha molto più senso pratico.
L’essere umano è la Terra che cammina, che sente, che pensa, che ama” (Yupanqui, poeta indigeno argentino) ❤
Scritto dell’enciclica LAUDATO SÌ
Dio è in tutte le cose. DIO SIAMO NOI STESSI.
In questa prospettiva , cade , ovviamente,la possibilità della resurrezione della carne, della ” ripresa” del proprio corpo.
Mi chiedo e VI chiedo :
si riesce a vivere senza una prospettiva oltremondana?
E la nostra ” anima” , spirito o altro …SE , divisa dal corpo, possiamo immaginare che non possa più esistere , senza rimanerne turbati profondamente?
ALLORA , SI HA ” BISOGNO” delle religioni ?????
“Quando una specie raggiunge un livello evolutivo tale da cominciare a porsi domande sulla propria origine, sul proprio futuro e sul senso della propria esistenza, ecco che allora è naturale che sviluppi una facoltà che l’aiuti a dare una risposta a tali domande. Il risultato è la religione, che per millenni ha svolto in modo eccellente il proprio compito e lo fa ancora tutt’oggi. La religione appartiene all’evoluzione. Il fatto di essere ora giunti ad un punto nel quale le sue risposte non ci sostengono più è indizio di un ulteriore passo in avanti compiuto dall’evoluzione, nonchè dalla necessità di dare vita ora a una facoltà nuova o modificata, perchè l’essere umano possa essere in grado di comprendersi” (Willigis Jager, L’onda e il mare).
Io ho parlato della mia ricerca di spiritualità, di una spiritualità che io sento , a volte , intorno e dentro di me. Sono credente ma non “religiosa”. Non mi interessano i dogmi, le regole , i comandamenti . Credo , o forse è meglio dire spero , che ci sia un’anima , un’essenza , un qualcosa di superiore che dà senso alla vita, o almeno alla mia.
Ho trovato molto interessante il concetto di “immanenza dell’universo”.
E’ da un po’ di tempo che l’idea di un Dio essere supremo, trascendente, eterno, creatore, onnipotente, onnisciente, che si relaziona con le persone a mo’ di essere umano, non è più significativa per me. Come direbbe Spong – il vescovo anglicano autore delle 12 tesi-appello ad una nuova riforma – questo Dio è morto.
Sono più affascinato quando rifletto sulla Vita e sul Cosmo: quando leggo degli ultimi sviluppi delle scienze – in particolare l’astrofisica, la fisica quantistica, le neuroscienze – nasce in me un moto di stupore, di meraviglia analogo a quello che si prova di fronte al Mistero.
Quando penso all’origine dell’Universo, a questo concentrato di ENERGIA contenuto in un punto piccolissimo – pura potenzialità che contiene tutto ciò che sarà – che darà origine a tutto e penso alle parole usate dagli studiosi (vuoto gravido, abisso che alimenta l’essere), avverto la presenza di un Mistero.
Quando rifletto sulle FORZE che legano tutte le cose nel Cosmo a cui abbiamo dato diversi nomi (elettromagnetica, gravitazionale, nucleare) e che probabilmente – secondo gli studiosi – sono espressioni di un’unica FORZA, resto affascinato.
Quando penso all’apparizione della VITA – tre miliardi e mezzo di anni fa – con una cellula semplice che però ha la capacità di moltiplicarsi dividendosi e perpetuando così la vita, come non rimanere esterrefatti?
O quando ripenso all’apparizione della COSCIENZA, la consapevolezza dell’essere, un po’ meno di mezzo milione di anni fa che attraverso le parole ha dato vita al pensiero e probabilmente alla domanda di senso?
Il pensiero dell’INFINITO, poi, è qualcosa che mi immerge totalmente nel MISTERO: l’infinitamente grande dello spazio e del tempo (se l’intero Universo fosse rapportato alle dimensioni degli Stati Uniti, la nostra Terra avrebbe la grandezza di un francobollo!; se il tempo di esistenza dell’Universo fosse rapportato ad un anno solare, l’homo sapiens è comparso sulla Terra un quarto d’ora prima della fine dell’anno!); l’infinitamente piccolo delle particelle: i quark, protoni, neutroni, elettroni…
Ed infine, la considerazione dell’EVOLUZIONE dell’Universo, la comparsa di caratteri sempre più complessi, l’intensificarsi della relazionalità tra i componenti del Cosmo … sembra quasi che tutto ciò che ci circonda sia dotato di un’intelligenza soprattutto quando pensiamo alla capacità di auto-organizzazione e auto-regolazione della Natura.
Cosa si adombra in queste esperienze che genericamente definisco MISTERO? Francamente non lo so; so solo che queste esperienze provocano in me rispetto, stupore, contemplazione adorante, un senso di comunione profonda.
Apprezzo la mia incapacità di definire perché mi fa tenere a bada la mia “ragione intellettuale” e dà spazio alla mia “ragione cordiale” (quella che si alimenta con le ragioni del cuore) capace di sentire il MISTERO senza alcuna pretesa di possederlo rinchiudendolo in formule rassicuranti. Ciò favorisce la tensione verso una TRASCENDENZA IMMANENTE garantita dal fatto che “non chiudi” nelle certezze, ma “resti aperto” all’indefinito.
Credo che questa condizione e la prospettiva OIKOCENTRICA (= porre il Cosmo – oikos – come centro e fondamento) possa costituire il trampolino di lancio verso una prospettiva TRANS-TEISTA o POST-TEISTA.
Nel mio intervento di ieri ho voluto innanzitutto ringraziare Michele per le riflessioni che offre alla nostra attenzione in questi incontri. Per me, queste riflessioni diventano spunto per personali semplici approfondimenti, ma, naturalmente, l’argomento è vasto, profondo e complessissimo. Ho voluto anche raccontare brevemente la mia personale posizione in fatto di fede: non ho fede ma, può sembrare contraddittorio, mi avvicino volentieri allo studio del testo biblico, per esempio con l’esperienza dei gruppi di lettura popolare della bibbia, che proseguono un cammino ecumenico interessante perché, perlomeno, tiene aperto il dialogo fra tanti soggetti. Mi riferisco alla teologia della liberazione che continua a far dialogare cattolici, protestanti, valdesi ecc. La bibbia mi affascina per la sua grande forza narrativa ma, ovviamente, continuo a pensare che, per quanto sia un testo potente e meraviglioso, resta, incredibilmente per me, un testo scritto dagli uomini e per gli uomini. Ho apprezzato molto, fra i vari spunti che Michele ci ha offerto, il riferimento a Willigis Jager, che ho scoperto essere un monaco e sacerdote poi divenuto allievo di un maestro zen giapponese. Ho trovato molto interessante un suo stralcio che Michele ci ha proposto: l’uomo ha raggiunto un livello evolutivo tale che le risposte che una religione teistica fornisce non sono più sufficienti, perciò il passo successivo è quello di approfondire nuove facoltà che consentano all’essere umano di comprendersi. Ho trovato condivisibile la sua “via”, che si può sintetizzare nello sviluppo della consapevolezza, nell’accoglienza del “qui e ora” come unico luogo in cui incontrare la nostra essenza più profonda; non una religione, quindi, ma ciò a cui tendono tutte le confessioni. Questa “via” va proprio nel senso dei miei attuali interessi, nel mio piccolo, ed è l’unica in grado di fornirmi i migliori strumenti di pacificazione delle mie difficoltà: perciò avevo subito deciso di ordinare il maggiore testo di questo curioso benedettino e maestro zen. Sarà per me un bell’approfondimento, grazie Michele.
Tutti i saggi i mistici i studiosi come il grande Carlo GustavJung sono convinti dell’esistenza di energie di intelligenze COSMICHE e che l’esperienza con queste forze ancestrali viene ostacolata dalle religioni .
Il cristianesimo che si ritiene l’unica rivelata che poi ad una attento analisi non lo è :
Abbiamo peccato è il Dio creato a caratteristiche troppo troppo umane per perdonare tale offesa manda il suo unico (unico 🤔 …..)
figlio per lavare con il sangue tale offesa!
La cacciata dal paradiso Caino che Ammazza Abele l’uccisione di tutti i primi genitori Egiziani per ordine del Dio dell’amore!
Croci martiri San Giovanni tagliato la testa più che un libro sacro mi sembra un best seller del horror !!
Scusate!! ma non si possono negare i fatti.
In tutte le culture esistono gli stessi miti (Gli archetipi dll’inconscio collettivo) che non è altro la messa in scena delle nostre forze ataviche che ci abitano e ci guidano!
Poi il cristianesimo cancella tutto !!
Il Dio dell’amore ……
Rivela la sua offesa e dichiara che sarà pagato solo con il sangue il sacrificio!!
Mi fermo qui non voglio inferire arrecare danni sulle persone cosi credulone !!
In un dialogo – almeno così come noi lo concepiamo, animato dalla voglia di ricercare e costruire – è indispensabile che le posizioni personali espresse vengano giustificate, motivate, per non rischiare l’accusa di dogmatismo che si rivolge all’interlocutore. In un dialogo autentico, il soggetto dovrebbe sforzarsi di cogliere nelle posizioni del suo interlocutore le idee, le suggestioni, le impressioni, a cui potersi agganciare per costruire. Un dialogo che marchi solo le distinzioni non credo che abbia prospettive interessanti.
Sento la necessità di dire la mia …anche se mi esprimo in modo più naturale e diretto…sono anni che girovago nel mondo alla ricerca di Dio…cresciuta in una famiglia con due presenze fortemente cattoliche …la disciplina e la paura del giudizio di Dio e del sociale sono stati i miei compagni di gioco … catechizzata… ben presto mi sono allontanata dalla chiesa intesa come parrocchia…il marxismo leninismo e femminismo hanno fatto il resto…ho conosciuto mormoni … moonisti …buddisti…cerchio 77 ecc…
Alla fine sento forte il mio legame con universo … quello che chiamiamo Dio è energia pura da cui siamo partiti e torneremo… seguendo le leggi della fisica… per cui nulla si distrugge e tutto si trasforma …credo che i libri cosiddetti sacri sono messaggi e guida …scritti in epoche diverse ma con gli stessi enunciati…tutto questo è immenso e fa paura perché non conosciamo …e quindi umanizziamo e diamo a queste energia sembianze e comportamenti umani…
Mi piace leggere quello che scrivete…sono stimolata ad approfondire e conoscere filosofi e autori … grazie
Aggiungo che a volte ho bisogno del rituale ..la meditazione…la preghiera sono fonti di energia… perché il pensiero crea…per questo è importante fare attenzione a quello che tratteniamo …e trovare la maniera per disintossicarsi…il digiuno fa questo molto bene da sempre
Qualcuno crede nel ira gelosia lussuria pedofilia anoressia depressione odio ❓❓❓ Nessuno!!
Tutti ne siamo testimoni!
Senza consultare alcun testo sacro!!
E allora perché per la spiritualità abbiamo bisogno di inventare Dio fedi e credi ??
Perché non dubitiamo dei demoni che ci abitano
(basta vedere il tg)
però dubitiamo di Dio??
Questo è l’unico vero Quesito!!!
Il cristianesimo è una offesa alla intelligenza al amore alla ESISTENZA!!
Che chiede il sacrificio per lavare con il sangue l’ipotetico peccato 🤔
SIGNORI VOGLIAMO ESSERE SERI❓❓❓❓❓
La bibbia con le sue croci santi e santarelli tutti martiri come già detto è un degno libro candidati a vincere il premio Oscar del horror!
Eppure la chiamano religione
………. roba da non crederci!!!
Grazie a tutti per i vostri commenti interessanti, ero una delle assenti all’incontro.