Sentiero Italia: da Sanza (40.24447, 15.55336) a Fortino (40.15297, 15.70151)
Lunghezza del percorso km 22,2; guadagno/perdita in elevazione +870 / -685 metri; quota massima 978 metri, quota minima 500 metri.
Pernotto: Lagonegro – Pensione Oliva (0973 21095). Cena: Lagonegro – Locanda da Federico (328 220 4278)
9 aprile
La speranza
è un’inclinazione dell’anima
che non si confonde con le fragili speranze quotidiane.
quelle illusioni che appaiono e muoiono;
la speranza
è la passione del possibile,
la dilatazione dei confini del possibile
con gli occhi dell’intuizione e della immaginazione.
La speranza
è apertura al futuro,
all’inatteso, all’imprevisto, all’incalcolabile
che mettono in crisi
la realtà pietrificata del momento.
Non è ostile al passato
perché si nutre delle immagini della memoria
che fluiscono nel divenire del tempo.
E’ diversa dall’attesa
dove ciò che accadrà
è sentito come una massa possente,
ostile e minacciosa;
la paura dell’attesa
che scatena la chiusura
al mondo (gli altri e le cose)
ripiegando su di sé.
La speranza, invece,
vissuta nella sua trascendenza,
non è mai egocentrica,
è apertura all’altro da noi,
è ascolto dell’infinito.
Solo questa speranza
ci aiuta a resistere
alla tristezza e al male di vivere.
(precedente – essere e tempo 6 (fine) – inizio)
Lasciato il centro di Sanza attraverso una stretta strada asfaltata che procede verso est, dopo aver percorso i primi 2 km si devia verso sud su uno sterrato in direzione del bosco. Di qui la salita comincia ad esser ripida, in particolare quando si risalgono due canali. Giunti ad un’area da pic-nic abbandonata, si prosegue su sassi e rocce fino ad incrociare un’asfaltata in prossimità di Coppa Monaci. La si percorre per circa 3 km fino ad una masseria dove si intercetta un sentiero gradinato grazie al quale si guadagna l’altopiano; qui si imbocca uno sterrato che con un alternarsi di saliscendi giunge ad una asfaltata percorrendo la quale si arriva a Fortino.