Cammino Basiliano: da Cassano allo Jonio (39.78598, 16.31720) a Terranova di Sibari (39.65808, 16.33994)
Lunghezza del percorso km 23,5; guadagno/perdita in elevazione +615/ -563 metri; quota massima 350 metri, quota minima 40 metri.
Centri attraversati: Spezzano Albanese
Pernotto: B&B Borgo Antico (329 356 2419). Cena: Ristorante Antico Borgo (0981 955964)
18 ottobre
(R.) Se ieri a Cassano allo Jonio la vicenda dei monaci basiliani ha stimolato il nostro dialogo, oggi a Terranova di Sibari restiamo in tema. Infatti questo centro è definito la terra dei due papi, Telesforo e Dionisio, vissuti nei primi secoli del cristianesimo.
(A.) Mi pare che i papi siano definiti i rappresentanti di Cristo in Terra. E’ così?
(M.) Per l’esattezza il papa è definito Vicario di Cristo, ovvero una persona che svolge la sua funzione in sostituzione di altra persona di grado superiore e tutto ciò per opera dello Spirito Santo che è Dio.
(A.) Padre, Figlio e Spirito Santo, ci sono tutti e tre, ma che per la religione cristiana sono solo uno … Difficile da comprendere.
(M.) Concordo che, per l’uomo moderno, accettare l’esistenza – indimostrabile – di un Dio che abita oltre le galassie, un Dio che è tre persone in un’unica entità e che una di queste persone genera l’altra e che entrambe ne generano una terza, è di difficile accettazione.
(R.) Ma ci hanno insegnato che tutto ciò va accettato per fede!
(M.) Va bene, ma la fede deve essere anche ragionevole. E la nostra ragionevolezza riceve un duro colpo quando ci insegnano di un Dio che ha creato l’universo infinito che lui governa in modo millimetrico. Un Dio che esige il nostro rispetto e che ci ricompenserà o punirà. Un Dio che compie miracoli a capriccio, in favore di alcuni privilegiati candidati alla canonizzazione. Un Dio che ha mandato su questo pianeta il suo Secondo per salvare gli esseri umani facendolo generare da una giovane palestinese che nonostante il parto rimane vergine. Un bambino, Gesù, che diventato grande si offre di morire crocifisso per poi risorgere e fondare un’istituzione che si chiama Chiesa; e che per essere accolti da Dio alla fine della nostra vita terrena dobbiamo affiliarci a questa istituzione. E poi, l’idea che la madre di Gesù non muore ma sale al cielo col suo corpo diventando madre della Chiesa? O il fatto, appunto, che dicevamo prima che la Chiesa ha un capo supremo che si definisce vicario di Gesù e di Dio e perciò è infallibile?
(R.) E’ vero è abbastanza difficile credere in tutto ciò senza mettere in crisi la nostra ragionevolezza!
(M.) Certe volte mi chiedo se identificare Dio in un’entità trascendente con le fattezze di una persona con cui poter entrare in relazione, dotato degli attributi che gli uomini avrebbero desiderato (longevità, conoscenza, potere, beatitudine in grado infinito), non sia una manifestazione dell’idolatria umana. Dio può ancora essere credibilmente inteso come un essere dotato di potere soprannaturale, vivente al di sopra del cielo e pronto a interferire periodicamente nella storia umana per far rispettare la sua volontà divina?
(A.) Amico caro mi stai mettendo in seria crisi, è come se un mondo che consideravo solido stia per crollare; non mi era mai capitato di considerare le cose da questo punto di vista.
(M.) Penso che il modello della trascendenza con un oltremondo abitato da Dio ha fatto il suo tempo, non ha più nulla da dire all’uomo moderno. Il suo sguardo si concentra sull’Universo dove percepisce il Mistero. La sua attenzione si rivolge alla sacralità della Terra contro l’abuso che si perpetra su di essa e le sue creature. Credo che la crisi del teismo (cioè dell’idea tradizionale di Dio) possa far maturare la consapevolezza che la trascendenza si giochi in un’ottica immanente e non oltremondana e che pertanto il Regno di Dio coincida con il Cosmo, abbandonando, così, ogni prospettiva di vita ultraterrena perché la vita eterna è adesso.
(R.) Ma col tuo discorso neghi l’esistenza ultraterrena di Dio, neghi che ci possa essere una vita ultraterrena, neghi il Regno di Dio che verrà!
(M.) Sì, credo che bisogna spostare lo sguardo da questo ipotetico oltremondo all’unico mondo in cui viviamo che è l’Universo: tutta la nostra vicenda si consuma in questo orizzonte. Più che sperare nell’ipotetico mondo futuro, pensiamo a vivere bene in questo unico mondo che abbiamo.
(precedente – dal Pollino alla Sila 4 – continua)
Si esce da Cassano allo Jonio attraverso una asfaltata a bassissima intensità di traffico che costeggia il torrente Gardia. Dopo circa 4 km si incrocia la SS per Sibari che si abbandona subito per un’asfaltata sulla destra. Vi si cammina per circa 5 km tra piantagioni di agrumi, olive e pesche. Ci si immette, poi, sulla SS 283 e dopo circa un km si prende a sinistra il bivio per Spezzano Albanese. Si sale sull’area archeologica di Torre Mordillo e di lì dopo 5 km si raggiunge Spezzano Albanese. Attraversato il centro abitato, si cammina, poi, su sterrati tra ordinate piantagioni di olivi fino a raggiungere Terranova di Sibari.