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rivelazioni del cammino
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incognite della vigilia

da San Lorenzo Bellizzi (39.88889, 16.32767) a Cerchiara (39.85852, 16.38205)

Lunghezza del percorso km 10,5; guadagno/perdita in elevazione +420/ -508 metri; quota massima 1.138 metri, quota minima 659 metri.

Pernotto: San Lorenzo Bellizzi – B&B Terrazza del Regista (338 371 5429); Cerchiara: Palazzo Rovitti (328 345 8798). Cena: Osteria al Ponte (348 346 1808)

15 ottobre

Un cammino è fatto di passi, e di parole. Si parla con sé quando si cammina da soli; si parla con i compagni quando si cammina insieme.

Questa volta, abbandonando la consuetudine del viaggio solitario, ho camminato con due cari amici veneti conosciuti durante un precedente cammino, Roberta ed Albino. Tre coetanei – sulla soglia dei settanta – che si faranno a piedi circa 200 km, dal Parco del Pollino a quello della Sila, condividendo sensazioni e pensieri.

(M.) Abbiamo rischiato che il nostro cammino saltasse: sembrava che tutti i malanni si fossero dati appuntamento proprio alla vigilia della nostra partenza!

(A.) E’ vero, io a pochi giorni dalla partenza avevo una brutta tosse e spossatezza del corpo … proprio la condizione “ideale” per intraprendere un cammino!

(M.) … Ed io altrettanto, due giorni prima di partire: gola infiammata, dolori alla schiena, raffreddore! L’instabilità meteo ha fatto la sua parte per rendere precaria la nostra salute facendoci vivere questo periodo d’incertezza.

(A.) A rifletterci, però, anche in altre occasioni mi è capitata la stessa cosa: nell’immediatezza della partenza per un cammino si manifestavano queste debolezze del corpo. E’ come se alla vigilia di un evento importante, il nostro corpo diventasse più vulnerabile agli attacchi esterni.

(M.) Eh sì, è proprio così. Il corpo che è stato in tensione nella fase di preparazione sprigionando le energie necessarie per organizzare il cammino, ora, nell’immediatezza della partenza, si placa abbassando le sue difese e mostrandosi, pertanto, più vulnerabile agli attacchi.

(A.) Ma poi succede che, appena indossiamo gli scarponi e cominciamo a camminare, passa tutto. I malanni diventano un lontano ricordo ed il nostro sguardo è rivolto solo al futuro, al cammino che faremo.

(M.) E’ proprio così!

(R.) La fase dell’attesa e della preparazione di un cammino ha il suo fascino. Il cammino inizia già a casa quando prende forma studiando il percorso, guardando i borghi che si attraverseranno, le altimetrie e la lunghezza delle tappe. Questo studio è accompagnato da tanti sentimenti: di gioia per riuscire a partire, di aspettative entusiastiche ma anche di paura di non farcela, di affaticarsi troppo… Ma poi, arriva il giorno della partenza e si esce consapevolmente dalla quotidianità e dai ruoli domestici; la sensazione è come librarsi in volo, anche se i piedi saranno sempre per terra! 

(A.) L’azione del corpo, il camminare, mette in riga l’attività della mente, le incertezze, le ansie, le preoccupazioni, …

(dal Pollino alla Sila 1 – continua)

Da San Lorenzo Bellizzi alta, nei pressi di una fontana, si prende un’asfaltata che sale sulla montagna aggirando verso sud Serra di Paola. Si godono, man mano che si sale, magnifici scorci panoramici sul monte Pollino, sul Dolcedorme, sulla Serra di Crispo e sulla Timpa di San Lorenzo. Nella parte più alta si apre la visione sul golfo di Sibari. Si raggiunge l’incrocio con la SP 159 proveniente da Plataci e diretta a Cerchiara. Dopo aver percorso un piccolo tratto su asfaltata, si imbocca un vecchio sentiero lastricato che scende fino a Cerchiara.

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