Sentiero Italia: da Alberona (41.43280, 15.12283) a Castelluccio Valmaggiore (41.34168, 15.19869)
Lunghezza del percorso km 17,8; guadagno/perdita in elevazione +801/ -884 metri; quota massima 1.145 metri, quota minima 609 metri.
Pernotto: B&B Belvedere (327 552 3231); Cena: Trattoria Antichi Sapori (327 552 3231)
10 aprile
Il dolore è la spia del morire,
E il morire è inseparabile dal vivere
Perché ci sia il divenire.
Nell’eterno flusso del divenire della Natura
Ogni morire è nascere,
La morte è un momento della vita.
E’ la legge della Natura:
Il chicco di grano deve morire per produrre frutto
Dicono i vangeli;
Ogni determinazione è destinata a scomparire
Per garantire la continuità della vita.
Ma se questa determinazione è l’individuo,
Consapevole del suo morire
Ma anche del suo attaccamento alla vita,
La sua esistenza non può che essere attraversata dal dolore,
Segno del dissidio
Tra lo svolgimento del ciclo del divenire
E la sua pretesa di fermarlo con la vita che non muore.
Al dolore naturale del morire assegnato dal ciclo
Si aggiunge anche quello provocato dagli uomini
Nel tentativo di sottrarsi agli effetti mortali
Che la crudeltà innocente della Natura
Infligge ai singoli individui.
Se il dolore è inevitabile
È impossibile eliminarlo,
Ma è possibile conviverci.
Come?
Temperando il dolore
E temprandosi nel dolore.
Desiderando ogni attimo della vita,
Assecondando quel conatus existendi che ci anima,
Coltivando la possibile speranza
Che il dolore diventerà più lieve,
Non riuscendo, così, ad annientare la vita,
Che con la prova si fa più forte e intensa.
(precedente – dolore 2 – seguente)
Da Alberona, percorrendo via Monte Stillo, si incrocia la SP 135; attraversatala si trova l’imbocco del Tratturo Paglierone che dopo una salita di 2 km arriva alla cima di Monte Paglierone. Si continua sempre sul tratturo che dopo 2 km in discesa arriva alla località Crocione. Si continua sempre in cresta costeggiando i vari parchi eolici e si giunge alla cima di Monte Stillo dopo 3 km e a quella di Monte del Forno un km e mezzo dopo. Di qui si scende e dopo circa un km si incrocia la SP 129; attraversatala, si imbocca una asfaltata discretamente ripida che poi diventa una sterrata: la si segue per circa 2 km fino all’attacco del sentierino che porta alla vetta di Monte Cornacchia. Oltrepassato il rifugio si segue il tracciato erboso in direzione di Toppo Pescara. Di qui inizia la discesa che tra pezzi asfaltati e sterrati giunge a Castelluccio Valmaggiore.