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asfaltata serenità

Sentiero Italia : da Faicchio (41.27944, 14.48092) a Telese (41.21171, 14.53536)

Lunghezza del percorso km 14; guadagno/perdita in elevazione 400 / – 600 metri; quota massima: 270 metri, quota minima 45 metri.

Centri attraversati: San Salvatore Telesino

Pernotto: Hotel del lago (0824 976221) Cena: La Rimessa (0824 941462)

16 settembre. Oggi mi aspetta la tappa più breve e con meno dislivello del mio cammino. Parto così con comodo ed imbocco un strada brecciata in discesa definita “via latina – sentiero sannitico” che mi porta sino ad un ponte romano. Il ponte attraversa il Titerno, un fiume ormai in secca.

Di qui inizia un tratto di alcuni km su una strada provinciale con un discreto traffico. Buona parte del percorso di oggi è su asfaltata. Devo dire che non mi dispiace dopo tutti i sentieri sconnessi e scoscesi su cui ho camminato nei giorni scorsi; sentieri che hanno messo a dura prova le mie ginocchia, le mie spalle gravate dal peso dello zaino, le unghie dei mie piedi che in discesa hanno battuto migliaia di volte contro la punta degli scarponi. Finalmente un po’ di asfaltata serenità!

Ammiro ed apprezzo il paesaggio trasformato dall’azione dell’uomo: casette graziose ben curate, disseminate in una campagna ordinata; filari di vigne, tanti alberi di noci, fichi sui bordi delle strade a cui attingere per soddisfare la gioia del gusto, i colori vivaci dei fichi d’india.

Ogni tanto si attraversano piccoli agglomerati di case (7-8 case attorno ad un incrocio) che sarebbe pretenzioso definire villaggi. La nota dominante di questi luoghi è il silenzio, la pacatezza e lentezza dei suoi abitanti.

Il percorso lambisce monte Acero, una montagna non tanto alta ma collocata in un punto strategico per il controllo della valle Telesina. I Sanniti vi costruirono sulla sommità un centro fortificato di cui ancora oggi è possibile ammirare la cerchia muraria con blocchi enormi di pietra bianca levigata.

Dopo aver sfiorato San Salvatore Telesino dovrei attraversare la riserva naturale di Montepugliano per sbucare alla meta della tappa, Telese. Con sorpresa scopro che l’ingresso nella riserva è bloccato da una cancellata alta due metri e mezzo che continua con un recinto senza alcuna possibilità di bypassarla. Uno sguardo alla mappa e dopo aver individuato l’unica strada – purtroppo molto trafficata – che mi consente di aggirare la riserva naturale, mi accingo a percorrerla. Poco prima di arrivare a Telese, una piacevole sorpresa. Scorgo dall’alto sulla destra un luogo quasi paradisiaco: corsi d’acqua limpida che scorrono quieti tra prati e piccole pinete. E’ il parco del Grassano.

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