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perché fare filosofia? (1)

9 novembre Filosofia al Boschetto

Con i partecipanti al precedente incontro di Filosofia al Boschetto abbiamo dialogato sulla specificità della filosofia.

Le espressioni usate per descrivere i modi di essere del fare filosofia negli interventi iniziali sono state: meraviglia, curiosità, apertura, “trovare un tempo interiore per sé stessi”, “andare oltre l’individualismo che connota le nostre esistenze”, comunicare.

Da queste intuizioni emerse dagli interventi dei partecipanti abbiamo sviluppato il nostro dialogo che è approdato alla necessità della filosofia per sottrarre le cose all’indifferenza, alla utilità della filosofia per venire a capo di un problema, alla bellezza della filosofia perché ci spinge continuamente verso una meta da raggiungere, alla sua capacità trasformativa perché alimenta la motivazione necessaria ad affrontare le decisioni della vita.

L’incontro si è concluso con l’auspicio di creare una comunità filosofica che continui il suo dialogo nel tempo.

Eccoci, quindi, al secondo appuntamento durante il quale leggeremo insieme dialogando il primo capitolo del libro di Giorgio Giacometti: Perché fare filosofia?

precedente – Filosofia al boschetto 2 – continua

Dopo che l’uomo si è orientato sul sicuro terreno della terraferma e, ai limiti di questo territorio, ha percorso il mondo delle idee nei suoi sicuri cammini, giunge infine alla riva dell’oceano, volteggiando come una farfalla: vola sull’acqua per un certo tratto, cerca con l’occhio una barca su cui compiere l’avventuroso viaggio che lo porti alla scoperta dell’Uno, che è presente alla sua esistenza come trascendenza. Volge l’occhio alla barca (il metodo del pensiero filosofico e della condotta filosofica di vita), che vede ma non può possedere in modo definitivo; così si sforza, e dà forse luogo ai più meravigliosi slanci estatici. Noi siamo quella farfalla, e siamo perduti se smarriamo l’orientamento sulla terraferma. Ma non ci sentiamo appagati, se restiamo su di essa. Per questo il nostro svolazzare è così insicuro e forse ridicolo per quanti stanno saldamente e a loro agio sulla terraferma, o comprensibile soltanto a coloro che conoscono l’inquietudine. Per questi il mondo è nient’altro che il punto di partenza per quel volo da cui tutto dipende, che ognuno deve decidere in proprio e arrischiare in società, e che, come tale, non può mai divenire oggetto di una vera e propria dottrina (Karl Jaspers)

  • Posti disponibili: 30
  • Quando: 9 novembre 2024
  • Tipologia di pratica filosofica: dialogo
  • Termine per le prenotazioni: 8 novembre 2024
  • Modalità di prenotazione: con messaggio whatsapp,

Programma

  • ore 9,00 – 10,00: camminata verso il Boschetto di Lembo dal luogo di ritrovo (circa 3 km su strada asfaltata quasi per nulla trafficata)
  • ore 10,00 – 11,00: dialogo tra i partecipanti
  • ore 11,00 – 12,00: camminata di rientro a San Severo

Informazioni utili

Luogo di ritrovo: giardini prospicienti l’ingresso del Mercato Rionale di Via De Gasperi a San Severo (coord. gps 41.693318, 15.372258)

Cosa portare: E’ consigliabile dotarsi di uno sgabello portatile facile da trasportare a tracolla o nello zaino (tipo questo) per partecipare comodamente al dialogo

Per chi non vuole o non può camminare: può raggiungere il Boschetto in auto tenendo presente che saremo lì per le 10,00. Queste le coordinate gps del luogo: 41.716124, 15.348872

3 Comments

  1. Luciana Ferrante ha detto:

    Opportuna è la sollecitazione di Michele a condividere le nostre riflessioni, oltre che in presenza, anche in questa forma virtuale. Ma sai Michele, un po’ la pigrizia, un po’ la poca dimestichezza con questa modalità di comunicazione (parlo per me ovviamente) ci frenano e ci mpediscono di onorare l’impegno che in cuor nostro, pure, assumiamo. Vero è che la necessità del dialogo rimane un bisogno primario e da tutti noi condiviso. Infatti il pensiero (=logos) che passa attraverso (dia’) si arricchisce di punti di vista nuovi e differenti che evitano il rischio, a cui spesso andiamo incontro, di assolutizzare le nostre convinzioni al punto di farle assurgere a verità indicusse e indiscutibili. Il pensiero è una facoltà dell’uomo dal potere straordinario, ma se si ripiega su se stesso e viene esercitato solo all’interno di sé, diventa sterile e,quel che è peggio, può generare quei pensieri circolari che ci assillano e paralizzano e che possono diventare funesti , se non bene orientati e chiariti. Il confronto con gli altri può sicuramente aiutarci a vedere più chiaro dentro e fuori di noi . Il nostro cammino di ricerca di risposta agli interrogativi che la esistenza ci pone sarà senza dubbio facilitato e avrà un approdo più sicuro se lo percorriamo insieme a quanti come noi sono animati dallo stesso desiderio.
    Come stormo di uccelli voliamo in alto, senza però perdere il contatto con la realtà.
    Grazie Michele. Grazie amici

  2. Anonimo ha detto:

    Incontro interessante spunti per riflettere

  3. Angela ha detto:

    Ho partecipato ai primi due eventi di “Filosofia al Boschetto” e ho trovato molto piacevole questa formula di camminata associata a un’ora di conversazione, dedicata ad acquisire una maggiore consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda.
    Ho avuto modo di dedicare tempo a me stessa in gradevole compagnia. Riflettere e scoprire che facciamo pratica filosofica ogni volta che prendiamo decisioni che, poi, si traducono in azioni pensate.
    Ho scoperto che tutto il nostro operato e il nostro discernere, non è altro che il frutto di una Pratica Filosofica.
    Una bella novità per me che pensavo di essere lontana dalle disquisizioni filosofiche…..

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