30 novembre Filosofia al Boschetto
Nel precedente incontro abbiamo iniziato ad interrogarci sul perché fare filosofia. Lo abbiamo fatto attraverso la lettura comune e dialogata di alcune pagine del saggio di Giorgio Giacometti, Platone 2.0.
L’interessante confronto ci ha fatti soffermare sulla considerazione che ognuno di noi possiede un complesso di idee, credenze, emozioni, sentimenti, sensazioni (elementi che concorrono a strutturare ciò che indichiamo come il nostro “io”) che contribuiscono a formare la nostra visione del mondo.
La visione del mondo è una sorta di “mappa” di cui abbiamo bisogno per orientarci nel mondo e stabilire relazioni. All’atto della relazione con l’altro, avviene un confronto tra due visioni del mondo (necessariamente diverse), ovvero tra le idee e credenze di cui due (o più) soggetti sono portatori.
Il confronto può trasformarsi in uno scontro se ambedue i soggetti non sono disposti a mettere in discussione la propria visione del mondo per farle entrare in dialogo; il confronto può diventare un incontro se i due soggetti sono disposti a sottoporre al dubbio la propria visione del mondo.
Il dubbio è l’anima della filosofia. E’ la via che consente di non adagiarsi sulla propria visione che si è portati a considerare come quella vera; è la possibilità di restare sempre aperti alla messa in discussione della propria visione per poter entrare in dialogo; è il modo – anche se traumatico perché nessuno rinuncia facilmente a ciò che ritiene una propria certezza – per rendere più solida ed ecumenica la propria visione del mondo.
Nel terzo incontro continueremo a riflettere sul “perché fare filosofia” soffermandoci sull’utilità, sulla bellezza, sulla capacità trasformativa della filosofia.
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“«O Socrate, prima di incontrarti avevo sentito dire che tu non fai altro che sollevare difficoltà, tu stesso, e farne sorgere agli altri: e adesso, a quel che mi sembra almeno, mi affascini, mi ammalii, realmente mi incanti, al punto che sono pieno di dubbi. E mi sembri, se è opportuno scherzare anche un po’, in tutto assolutamente simile per l’aspetto e per il resto a questa piatta torpedine di mare. Essa infatti fa intorpidire chi di volta in volta le si avvicina e la tocca e anche tu mi sembra che abbia fatto ora con me qualcosa di simile, intorpidire; e infatti veramente io sono intorpidito nell’anima e nella bocca e non so cosa risponderti”. (Platone, Menone)
Informazioni utili
Luogo di ritrovo: giardini prospicienti l’ingresso del Mercato Rionale di Via De Gasperi a San Severo (coord. gps 41.693318, 15.372258)
Cosa portare: E’ consigliabile dotarsi di uno sgabello portatile facile da trasportare a tracolla o nello zaino (tipo questo) per partecipare comodamente al dialogo
Per chi non vuole o non può camminare: può raggiungere il Boschetto in auto tenendo presente che saremo lì per le 10,00. Queste le coordinate gps del luogo: 41.716124, 15.348872