Sentiero Italia: da Castelluccio Valmaggiore (41.34168, 15.19869) ad Orsara di Puglia (41.28120, 15.26584)
Lunghezza del percorso km 17,5; guadagno/perdita in elevazione +806/ -740 metri; quota massima 987 metri, quota minima 376 metri.
Pernotto: B&B Maria Neve (347 348 0294); cena: Donna Cecilia (0881 964388)
centri attraversati: Celle San Vito
11 aprile
Per i greci
Il dolore era in circolo con la vita.
La religione
L’ha separato dalla vita,
Quella vera del Regno, promesso da Dio,
Dove “non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia”.
Nella modernità
Il dolore è escluso dalla vita:
Con la morte di Dio
E’ morto anche lo sfondo di speranza
Che dà senso al dolore.
Fallito l’artificio della religione
Di pensare il dolore come pena necessaria
Ad espiazione della colpa,
E prova per guadagnare la vita nel Regno,
Alla Tecnica dominatrice, padrona della modernità,
E’ assegnato il compito
Di escludere il dolore dalla vita
Relegandolo in sedi idonee.
E se dilaga
Viene spettacolarizzato
Consentendo una partecipazione senza immedesimazione:
Il dolore deve essere distante da noi.
Il dolore è bandito
Perché la sofferenza
Non consente di stare al passo
Con la Tecnica.
(precedente – dolore 3 – inizio)
Da Castelluccio Valmaggiore si scende nella valle del Celone che si guada per risalire, poi, verso Celle San Vito. Di qui, imboccato il sentiero per Faeto, lo si abbandona dopo circa mezzo km per salire sulla sinistra su Monte San Vito. Raggiunta la vetta, si scende verso l’antico casale di san Vito e si cammina in direzione della località Crepacore, seguendo il corso delle pale eoliche, lungo la Trainera, antica via di collegamento con Orsara di Puglia.