consulenza filosofica

Nella nostra vita si alternano fasi di benessere a fasi di malessere: quando stiamo bene godiamo di quei preziosi momenti, quando stiamo male, oltre a soffrire, ci chiediamo perché. La fine di un amore, l’abbandono  della morte, l’insensatezza del dolore, la delusione dell’impegno politico,  la drammaticità di una  decisione da prendere, la crisi di una relazione familiare, la mancanza di gratificazione nel lavoro, ci pongono prepotentemente di fronte ad una domanda di senso: che sta succedendo? perché? come uscirne fuori?

In questi momenti potremmo sentire il bisogno di essere ascoltati e confrontarci con qualcuno che ci aiuti a districare le questioni, a capire il senso di scelte fatte o che avremmo intenzione di fare, ad esser consapevoli da quale visione del mondo si producano quelle convinzioni che poi ci spingono ad agire in un certo modo.

Non serve uno psichiatra o uno psicologo perché siamo consapevoli di non essere “fuori di testa”; anzi sentiamo di star male proprio perché siamo sani mentalmente: avvertiamo il malessere proprio perché abbiamo elaborato mentalmente quanto ci sta accadendo. Non serve un direttore spirituale per problemi religiosi che già sa in anticipo dove condurre il suo assistito. Forse serve un filosofo.

Un filosofo che intrattenga col consultante un dialogo franco da pari a pari; un dialogo che, partendo dal vissuto individuale  di quest’ultimo, lo aiuti ad orientarsi nella esplorazione di un territorio che gli appartiene ma che potrebbe essergli ignoto. Questo colloquio è la consulenza filosofica, un lavoro con le idee nella consapevolezza che la conoscenza quando viene assimilata può produrre una trasformazione esistenziale.

In genere la consulenza filosofica è un dialogo a due che ha per oggetto questioni poste dal consultante.

Può esserci anche una consulenza filosofica di gruppo (il numero ideale è da quattro ad otto consultanti). E’ importante che il gruppo sia costituito da persone affiatate e disposte a mettersi in gioco dato che questa pratica richiede un certo livello di coinvolgimento personale. Il gruppo si  costituisce  attorno ad un interesse comune proposto dagli stessi partecipanti.

La pratica può durare un paio d’ore. Se inserita in una escursione in natura una mezza giornata.

Se vuoi fare queste esperienze contattami.

 
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